Deodorante con allume di potassio

deodorante allume di potassio

Si chiama comunemente cristallo di potassio ma il suo nome più corretto è allume di potassio: è praticamente un sasso, che si bagna con semplice acqua e si passa sotto le ascelle per un effetto deodorante naturale, efficace e duraturo anche in caso di iper-sudorazione. Costa davvero poco, si trova in erboristeria ma spesso anche nei supermercati più forniti e sembra la soluzione più ecologica senza dover chiedere aiuto ai classici deodoranti. In più è un antibatterico naturale e non provoca allergie neanche sulle pelli più sensibili. Si può usare su tutte le parti del corpo.

Sembra pieno di vantaggi, ma allora come mai continuiamo a comprare i deodoranti commerciali e non passiamo tutti in massa all’allume di potassio? Una delle ragioni risiede nel fatto che la sua efficacia è del tutto priva di profumazione, cosa che è molto apprezzata da chi cerca proprio questa caratteristica, ma che risulta difficile da digerire a chi gradisce una leggera profumazione che fa sentire in ordine più a lungo, come se la traccia olfattiva fosse segno di efficacia.

L’azione salina dell’allume di potassio agisce sulla pelle eliminando gli acidi che favoriscono la formazione dei batteri e la conseguente formazione di sgradevoli odori. Ma se la pietra non vi torna particolarmente comoda potete sempre tritarla con un batticarne o un martello riducendola in polvere e sciogliendo poi i sali ottenuti in semplice acqua da versare in un flacone con nebulizzatore, da usare come un più classico deodorante in spray.

Tuttavia sulla Rete non tutti concordano con le virtù positive del cristallo dal momento che ha proprietà astringenti e rilascia sulla pelle piccole particelle che ostruiscono i pori, creando dunque una sorta di blocco della sudorazione. In realtà pare che questa ostruzione non sia reale perché il cristallo si limita ad agire come antibatterico naturale evitando la formazione di cattivi odori senza bloccare affatto il naturale processo della traspirazione.

Photo Credit | SuperFantastic su Flickr