Kiko vecchi e nuovi Water Eyeshadow a confronto: considerazioni sul packaging

Kiko nuovi Water Eyeshadow PackagingPrima di pubblicare recensione e swatches dei nuovi ombretti mono Water Eyeshadow di Kiko (in programma per lunedì prossimo) sento la necessità di condividere con voi alcune considerazioni strettamente legate al packaging che è stato per me fonte di grande delusione partendo dal presupposto che la nuova versione entrata a far parte della collezione permanente viene proposta da Kiko allo stesso prezzo, 8,90 euro, delle vecchie versioni lanciate in edizione limitata.

La vecchia versione dei Water Eyeshadow aveva delle dimensioni più grandi, plastica colorata che richiamava la collezione ed una custodia in velluto , mentre la nuova versione è decisamente più minimal, di dimesioni leggermente più piccole e richiama il packaging dei prodotti di makeup permanenti.

Sul packaging della nuova versione non c’è alcun riferimento cromatico alla nuance scelta, nessun tassello, nessun nome del colore (solo il numero), nessuna parte trasparente che faccia intravedere la cialda, e questo lo trovo davvero poco funzionale in quanto acquistandone più di uno ci si ritrova a dover aprire la confezioni per trovare il colore che si desidera usare.

Per quel che riguarda la quantità abbiamo 3,5g ed un PAO di 30 mesi per la vecchia versione e 3g con PAO di 18 mesi per la nuova, diminuita quindi.

Concludendo i nuovi Water Eyeshadow hanno meno materiale impiegato (plastica), meno prodotto, scadenza più breve, nessuna lavorazione peculiare del packaging e non sono un’edizione limitata (che notoriamente costa sempre un pochino di più rispetto ai prodotti delle linee base), la formula mi pare rimasta pressochè invariata (ma lo vedremo nello specifico con la recensione) e quindi forse, ma è solo un mio parere, Kiko poteva pensare contenere un pò di più il prezzo.

In realtà questa riduzione, se così vogliamo chiamarla, è avvenuta in parte già nel passaggio dei Water Eyeshadow della collezione Kaleidoscopic a quelli della Light Impulse, ma in questo caso si poteva comunque giustificare il prezzo per il fatto che si trattava comunque di un’edizione limitata.