Veet e Fondazione Pangea Onlus insieme per le donne con le donne

Cecilia Lossano Elenoire Casalegno Marina Tomacelli Veet Fondazione Pangea Onlus

Sono circa 7 milioni le donne che in Italia, hanno subito violenza. Per aiutarle ci vorrebbe un centro antiviolenza ogni 1000 abitanti, mentre in Italia arriviamo a contarne a stento un centinaio. Per questo Veet stringe una partnership con la Fondazione Pangea Onlus, impegnata dal 2002 per favorire condizioni di sviluppo economico e sociale delle Donne e delle loro famiglie.

Si è svolto proprio ieri l’incontro stampa di presentazione della Veet Beauty Boutique alla presenza di Veet, Fondazione Pangea Onlus e una madrina dalla straordinaria bellezza, Elenoire Casalegno, che, tagliando il nastro di inaugurazione dello store, ha dichiarato:

Sono contenta di sostenere questa iniziativa, di cui sono venuta a conoscenza grazie a Veet, che mi ha voluto coinvolgere in questo progetto, a cui mi sento particolarmente vicina

Il supporto di Veet nei confronti di Pangea sarà concentrato sull’attività dello Sportello Antiviolenza online (www.sportelloantiviolenza.org), attivo sul web dal 2009: un vero e proprio supporto legale e psicologico alle donne in difficoltà, che ancora di più, oggi nel 2013, in Italia ha bisogno di essere sostenuto. Tutte le donne, in forma anonima, possono fare domande alle esperte psicologhe, avvocate e operatrici dei Centri antiviolenza sostenuti da Pangea che, in maniera volontaria, mettono a disposizione le proprie competenze, rispondendo alle domande nell’arco di pochi giorni.

Le consumatrici potranno sostenere Pangea, non solo presso la Veet Beauty Boutique, ma anche online, attraverso la pagina Facebook Veet Attitude: sarà possibile infatti sostenere questi progetti, rimanendo informati sul calendario eventi dell’anno.

Proprio oggi 8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna, e per tutto l’anno, riteniamo sia importante diffondere notizie relative a servizi e progetti di questo genere, perchè tutte le donne sappiano che non sono sole e che chiedere aiuto non è sintomo di debolezza ma un gesto d’amore verso sè stesse, diverso da quell’amore che spesso si trasforma in violenza e genera solo dolore e paura. Accettare un problema grave e non nasconderlo vuol dire riappropriarsi della propria vita, ci vuole coraggio certo, ma le donne, tutte e nessuna esclusa, sono forti e coraggiose, ed in questa giornata non vogliamo solo ricordarlo sussurrandolo, ma gridandolo.