
Il caldo concilia la voglia di sentirsi liberi, di indossare vesti leggere e di non coprirsi di essenze pesanti e invadenti. Per questo le case cosmetiche, ogni anno, propongono edizioni rivisitate dei loro profumi o ne lanciano sul mercato di nuove, sempre con un comun denominatore: sono bandite le note orientali e ambrate, che di solito vengono preferite per la stagione invernale.
In effetti, quando indossiamo il nostro usuale profumo dei mesi freddi da giugno in poi, cambia il sentore e la percezione olfattiva: le alte temperature e il sudore, seppur minimo, cambiano il PH della nostra pelle, trasmutando anche le essenze che, fino a un mese prima, erano così deliziose e inebrianti. Da non sottovalutare il fattore macchie epidermiche, che possono facilmente insorgere a causa dell’elevata quantità di alcool che tutti i profumi, come è normale che sia, contengono nella loro formulazione.
Una scelta intelligente dal punto di vista del benessere, ma anche interessante dal lato economico, è sostituire i tradizionali flaconi con le più allegre e spensierate (e meno costose) acque profumate.