Urban Decay, la Cina ed i test sugli animali

La Urban Decay è un marchio ormai ben noto anche nel nostro paese e venduto in esclusiva in alcuni punti vendita Sephora, forse meno nota è la lotta che il brand porta avanti da sempre contro i test sugli animali e l’attenzione che ripone nelle formulazioni dei suoi prodotti, alcuni dei quali vegan.

Per questo motivo ha lasciato un pò interddetti la decisione di Urban Decay di approdare sul mercato cinese in quanto la Cina è uno stato notoriamente a favore dei test sugli animali e che si riserva il diritto di testare i prodotti provenienti dall’estero prima di autorizzarne la vendita per i propri cittadini. In poche parole vendere prodotti in Cina vuol dire mettere in conto la possibilità non remota che i propri prodotti vengano testati sugli animali e ciò entrerebbe in forte contraddizione con la politica di Urban Decay. Essendo la questione riguardante i test sugli animali molto sentita anche qui in Italia, vi riportiamo la traduzione dei punti salienti del comunicato stampa della Urban Decay nel quale il brand cerca di chiarire la sua posizione.

Urban Decay sta per vendere i suoi prodotti in Cina. A causa delle politiche cinesi in materia di sperimentazione animale, sappiamo che questa non sarà una decisione popolare nei confronti dei nostri affezionati clienti […] Per 16 anni, ci siamo impegnati in due cause principali: i diritti delle donne e la lotta contro la sperimentazione animale. La nostra dedizione verso queste cause non vacillerà […] Andare in Cina è stata una decisione enorme per Urban Decay. Ma, crediamo che il cambiamento non può  accadere e non accadrà solo a causa di pressioni esterne all’azienda da parte di un mercato chiuso, poichè un cambiamento può avvenire solo da decisione interne quindi, quando entreremo nel mercato cinese, faremo la nostra parte […]

Il nostro no alla sperimentazione animale è parte di ciò che siamo, ed è stato così fin dal primo giorno […] abbiamo lavorato duramente per informare i consumatori sui diritti degli animali negli Stati Uniti e in Europa ed il campo di battaglia per i diritti degli animali è ora in Cina, e vogliamo essere lì per incoraggiare il dialogo ed indurre al cambiamento […] Vogliamo promuovere una cultura di consumatori che siano attenti ad acquistare  prodotti cruelty-free, e che vedano le donne professioniste come modelli di comportamento che influenzano la loro vita su una base quotidiana.

Sì, siamo una società for-profit. E sì, faremmo soldi in Cina ma non stiamo approdando nel mercato cinese solo per questioni economiche visto che in realtà tale mercato non è ancora pronto a sostenere un marchio non tradizionale come il nostro. Se fosse solo una questione di soldi, avremmo aspettato qualche anno. Ma la scelta è stata dettata dal voler partecipare all’incredibile momento di cambiamento che sta avvenendo in Cina. Non ci piace la sperimentazione sugli animali (e nemmeno ai 13 cani nel nostro ufficio), ma stiamo cercando di cambiare il mondo … anche se si trattasse di uno ombretto alla volta! Stare con le mani in mano non è nel nostro stile. Siamo consapevoli che potrebbe non piacere la nostra decisione, ma speriamo che la rispettiate […]

Via | Temptalia