Il make up e il mondo della cosmesi: un settore mai in crisi

Qual è il motivo per cui, tra tutti i settori economici, quello della cosmesi riesce ad emergere dall’acquitrino della crisi economica? Parliamone in modo sintetico e razionale, senza star troppo a disquisire sulla fenomenologia sociologica del dato di fatto e senza soffermarci sui dettagli tecnici. Una mini premessa è d’obbligo: non si vuole, con quest’articolo, essere esaurienti dal punto di vista economico: non abbiamo certo queste pretese! Credo però sia interessante capire perché alcune donne (ma anche uomini) oggi più che mai si sentano appagati nell’acquisto di prodotti per la cura di sè, mentre magari fino a pochi anni fa era un piacere per loro sconosciuto.

Il fatturato del mondo della cosmesi e della bellezza (intendiamo qui tutto il comparto, compresi i prodotti dedicati ai bebè, le SPA, le palestre…) è in costante crescita e non ha subìto rallentamenti neppure di fronte alla crisi. Emblematico, a questo proposito, il successo di anno in anno crescente dell’evento Cosmoprof. Perché questa contro-tendenza? Semplice: la maggior parte delle persone “normali” non può acquistare macchine di lusso, borse da migliaia di euro nè sottoporsi ad esosi trattamenti chirurgici. La parola “rinuncia” è sempre più spesso usata per indicare la condizione fondante della propria esistenza.

Una crema, un fondotinta o un  rossetto, specie se di grande firma, sono la risposta a un lusso che non ci si può permettere, senza finire sul lastrico. Un settore simile non può che vincere, anche di fronte all’impasse economico mondiale;  in tempi difficili le persone tendono a privarsi dei beni di alto valore (case, macchine, vacanze lunghe), ma paradossalmente iniziano a gratificarsi maggiormente concedendosi piccoli regali: una crema per lo skincare Dior, due giorni in un centro benessere, un all-inclusive in palestra, massaggi per il viso, sedute trucco.

Probabilmente non potremo mai permetterci un abito o un completo Armani, ma possiamo regalarci un suo Fluid Sheer dalla consistenza opalescente e lussuosa e sentirci gratificate avendo speso solo quaranta euro. Prendersi cura di sè diventa un modo per coccolarsi, per fuggire al grigiore e alla sempre più frequente situazione di incertezza e precariato quotidiana, all’impossibilità di acquistare una casa o di avere un futuro certo, senza sensi di colpa o rimorsi perché si è speso troppo e il conto corrente in banca piange. Sono piccole gioie che riescono ad alleggerire il peso dei nostri pensieri, pur facendoci rimanere coi piedi ben ancorati a terra. Il mondo della cosmesi e della bellezza sarà anche frivolo, ma a volte la leggerezza dell’essere è tutt’altro che insostenibile, ma risulta necessaria e vitale per il nostro benessere psicofisico