Sirtuina, proteina di lungavita anti-invecchiamento

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Novità dalla scienza: due nuove ricerche pubblicate sulla rivista Nature rimettono in discussione quel che la scienza cosmetica credeva a proposito di invecchiamento cutaneo e lotta alle rughe, portando in primo piano una proteina che si chiama sirtuina ed è stata correlata alla longevità. Un’indagine universitaria londinese ha provato che sui livelli di sirtuina presenti nella pelle non si può agire dall’esterno, per esempio con l’uso di resveratrolo, utilizzato nelle creme cosmetiche specifiche d’alta gamma.

La sirtuina, infatti, è nota per le sue capacità rigenerative delle cellule e i livelli di questa proteina scendono gradualmente man mano che avanza l’età, lasciando spazio all’invecchiamento. Se molte creme avevano creduto e ci avevano fatto credere di poter agire su questo aspetto dall’esterno attraverso l’uso di agenti che attivano la sirtuina, arriva ora la smentita ufficiale. Il resveratrolo, derivato dall’uva e considerato il migliore alleato nella lotta all’invecchiamento cutaneo, si rivela non così efficace.

L’altro studio sull’argomento è stato condotto al MIT e ha provato che i livelli di sirtuina non possono influire, come si era pensato in un primo momento, sulla lunghezza della vita, tanto che era stata definita addirittura la proteina di lungavita. Delusione circola negli ambienti che avevano creduto al ritrovato elisir e incredulità presumibilmente tra chi aveva affidato a costose creme le proprie speranze di sconfiggere o almeno riportare qualche punto di vantaggio sull’avanzata del tempo.

Ci rimane una sola certezza: il rimedio più potente che abbiamo a disposizione rimane la prevenzione, attraverso un’alimentazione ricca ed equilibrata che mantenga la pelle sana, elastica e luminosa; attraverso la corretta e abbondante idratazione; proteggendoci dai raggi UV con filtri appropriati tutto l’anno ed evitando comportamenti e stile di vita scorretti e poco salutari, come il fumo, l’abuso di alcol e sostanze dannose, l’esposizione incontrollata al sole o il ricorso alle lampade abbronzanti.

Via | Nature

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