Il fascino senza tempo del patchouli

essenza patchouli fragranze profumi

La storia umana è una ruota che gira e che, ciclicamente, ci propone gli stessi stilemi e le stesse tendenze. Anni fa una famosa maglia di Moschino recitava Always the same soup, ossia sempre la stessa minestra. D’altronde come potrebbe essere altrimenti? In natura tutto esiste da sempre, attende solo di essere sintetizzato e scoperto: vale per le molecole rivoluzionarie oggi tanto utilizzate nelle più innovative creme viso e vale per i profumi e le composizioni, che pur arricchendosi grazie a mix sempre diversi, mantengono inalterati i comun denominatori di sempre.

Rosa, ylan ylang, vaniglia, sandalo, tabacco, muschio, erbe, fiori, ambra, patchouli: giocando con le proporzioni e le quantità il risultato può cambiare radicalmente, ma la base è sempre quella, preziosa e immutata, delle essenze di sempre. Questa settimana parleremo di due note olfattive amatissime e molto usate nei jus: il patchouli e il gelsomino. In questo post scopriremo i segreti del primo dei due.

Caldo, legnoso, inebriante, il patchouli è spesso protagonista sia delle fragranze femminili sia di quelle maschili: è trasversale e incontra i gusti di entrambi i sessi. Originario delle terre d’Indonesia, India e Cina, viene ottenuto dalla distillazione tramite vapore acqueo delle grandi foglie della pianta. L’essenza si trova prevalentemente nelle note di coda dei jus, a conferire un tocco di legnosità e calore. Sbagliato considerarlo demodé: è piuttosto vintage e meravigliosamente retrò e impreziosisce accordi moderni con i suoi effluvi del tutto peculiari.

Uno dei più celebri profumi che lo contiene è Aromatic Elixir di Clinique, che quest’anno compie 40 anni: una fragranza culto nata nel 1971 che quasi tutte le nostre mamme hanno utilizzato almeno una volta. Dovremmo seguire le loro orme e fare altrettanto, visto il suo fascino intramontabile: qui il patchouli è associato armoniosamente a note di rosa e fiori bianchi in un vero tripudio di femminilità.

Tra i profumi più giovani dal punto di vista del lancio c’è Belle d’Opium di Yves Saint Laurent, che accosta alla nota olfattiva presente nella coda l’accordo di pepe bianco e sandalo, accentuandone la legnosità e rendendo la fragranza spiccatamente sensuale.

Anche la prima e nuovissima fragranza firmata Bottega Veneta vede il patchouli protagonista: in questo caso lo troviamo assieme  a cuoio e muschio, dopo l’incontro tra prugna, spezie e gelsomino: un connubio opulento che si ispira alla campagna veneziana. Anche Forbidden Euphoria di Calvin Klein e Angel Eau de toilette di Thierry Mugler annoverano il patchouli tra gli ingredienti, come l’Homme Libre,  la nuova fragranza maschile di Yves Saint Laurent di cui abbiamo recentemente parlato.