Ciprie in polvere T.Leclerc, un classico senza tempo

Abbiamo già parlato dell’importanza della cipria nel make up: per fissare il trucco finale, opacizzare e rendere l’incarnato vellutato. Ci sono milioni di prodotti in commercio e, spesso, scegliere diventa un’impresa. Iniziamo col dire che le ciprie in polvere si prestano ad essere utilizzate dopo la stesura del make up, mentre quelle compatte sono perfette da portare in giro, per i ritocchi veloci e per tamponare le eventuali lucidità che durante il corso della giornata possono formarsi soprattutto sulla famigerata zona T (fronte, naso e mento).

Prima caratteristica della ciprie è, dunque, quella di uniformare e rendere il trucco più opaco; ma ci sono ciprie che non si limitano a questo: ci sono le polveri colorate, illuminanti o correttive che, oltre a fungere da fissante e opacizzante, concorrono ad esaltare un aspetto del nostro incarnato o a camuffarne i difetti.

Regina delle loose powder, sempreverde della cosmesi, utilizzata dalle donne di tutto il mondo e anche dai make up artist per le riprese dei film, la poudre libre T. Leclerc rappresenta una scelta classica, a colpo sicuro, per l’acquisto della nostra cipria libera.

Nata dal geniale creatore e farmacista Théophile LeClerc nel 1881, la sua formula completa è a tutt’oggi coperta dal segreto:  gli ingredienti conosciuti sono  talco, amido di riso, ossido di zinco, colori minerali e vegetali senza allergeni e parabeni. Oltre a questo di certo c’è la sua impalpabilità, estrema setosità e leggerezza, che la rendono incomparabile e superiore rispetto a qualunque altro prodotto, seppur di alta gamma. Le ciprie Leclerc sono sovrapponibili, proprio grazie alla loro estrema areosità, permettendo dunque di raggiungere in modo estremamente naturale ottimi risultati correttivi. Il loro uso è più che altro illuminante, quindi non coprente: regalano piuttosto un effetto molto naturale e levigato, senza apparire artificiose.

La più conosciuta è senza dubbio la Banane, che si presenta in un colore giallino pallido, adatta a contrastare il sottotono rosato, al contrario della Camelia e della Orchideè, che invece bilanciano il sottotono giallino. La Banane viene definita la cipria delle star: è stata utilizzata da moltissime attrici in altrettante pellicole (la indossa Jessica Alba in Dark Angel, per fare un solo esempio). In Titanic Kate Winslet indossa la splendida Lilium, perfetta per rendere diafano e alabastrino il suo incarnato chiarissimo. Le correttrici, oltre a Banane e Orchideè per i moticìvi descritti sopra, sono Azur (azzurro vellutato, restituisce luminosità ai coloriti spenti o terrei) e Tilleul, di colore verde-acqua, che  neutralizza i rossori diffusi e la couperose. Entrambe devono essere usate sopra un’altra cipria, mai da sole.

Se avete solo bisogno di illuminare e rendere vellutato l’incarnato potete puntare su Abricot, Chair ocreè,  Chair roseè, tutti di base beige/pesca molto neutri e delicati. Camelia è una bellissima e versatile tonalità che illumina con naturalezza la maggior parte degli incarnati, grazie al sapiente euilibrio tra rosa e pesca; anche Translucent è un vero passepartout, adatto alla maggior parte degli incarnati.  Blanche e Parme sono sicuramente di forte impatto, anche se alla fine portabilissime: la prima è assolutamente bianca, si presta per essere mixata con altre tonalità e creare così una propria personale sfumatura; la Parme è di un color malva chiarissimo, ideale per illuminare e fissare la luce, ma davvero molto difficile da indossare se non da chi è di pelle diafana e sottotono rosato.