Milano Fashion Week, il make up sulle passerelle Gucci, Max Mara e John Richmond

Durante la settimana della moda milanese non scopriamo soltanto come la donna vestirà per il prossimo autunno/inverno 2012-2013, ma anche come gli stilisti hanno pensato debba truccarsi e acconciarsi. È interessante notare che, per molti, la soluzione adottata è molto simile: una scelta che  in qualche modo rispecchia i tempi, la situazione politica ed economica e, in generale, un mood che si respira nell’aria. Per altri designer, invece, vediamo altri tipi di approcci e visioni concretizzarsi nel trucco occhi e labbra, oltre che negli outfits.

Sulla passerella di Gucci hanno sfilato trasparenze, tulle, merletti e pizzi: una donna determinata  che non conosce remore e remissività. Nel make up sfoggia un incarnato lunare, luminosissimo ed etereo: il punto focale dell’intero viso sono le labbra che si presentano quasi gotiche, rosso intenso molto scuro ed estremamente sensuali. Gli occhi hanno un’anima naked, per non interferire con la parte inferiore del viso, messa così al massimo risalto.

Scelta molto simile per la donna virago, che somiglia a una moderna guerriera in discoteca che ama i corpetti e il vedo-non-vedo, di John Richmond: le labbra, in questo caso, assumono una sfumatura più gioiosa e meno dark rispetto a Gucci, assumendo una nuance che vira allo scarlatto. Sempre di rosso parliamo, ma stavolta è palesemente esibizionista, meno misterioso e gotico. Capelli tirati all’indietro e gonfi davanti e occhi felini, enfatizzati da un tratto di eyeliner spesso ed evidente che termina a coda verso l’alto.

Per Max Mara una donna completamente diversa calca la passerella: l’incarnato è vellutato, opaco dall’epidermide agli occhi fino alle labbra: il minimalismo è portato alle estreme conseguenza. Per Max Mara saremo dei soldati iper chic che non hanno tempo e voglia di concedersi troppe frivolezze, visti i tempi bui che corrono. E così vediamo occhi taupe e panna senza mascara, gote definite da uno sculpting sapiente e deciso e labbra matte, color carne, senza nessun accenno di colore.

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