Brufoli, sfatiamo le credenze popolari

Quando si parla di brufoli, tra creme e rimedi della nonna, non di rado si rischia di entrare al pieno titolo nel mondo dei miti da sfatare e delle leggende metropolitane. Vediamo insieme a cosa credere quando abbiamo a che fare con questo inestetismo della pelle.

Non sempre efficaci i rimedi della nonna

Il rimedio della nonna per eccellenza per quel che concerne i brufoli è senza dubbio il dentifricio. Prima o poi lo abbiamo provato tutti. Soprattutto se ci siamo trovati davanti a un brufolo saltato fuori all’ultimo momento del quale dovevamo liberarci.

Dove sta la verità in tal senso? La maggior parte degli esperti ovviamente lo considera come uno strumento adeguato per lavarsi i denti il cui utilizzo deve rimanere esclusivo per l’igiene orale. I dermatologi americani lo vedono come un mostro da combattere perché a causa del cloro e del fluoro presente al suo interno può comportarsi al contatto con la pelle come sollecitatore sebaceo. Anche semplicemente a contatto con gli angoli della bocca, attraverso la schiuma, potrebbe stimolare la comparsa dei brufoli.

Altri arrivano a consigliarlo vagamente come alternativa. In ogni caso, sarebbe meglio utilizzarlo esclusivamente per lavarsi i denti. E cosa dire della cioccolata? A differenza di quello che si crede questo alimento non causa la comparsa di brufoli. Addirittura quello con il 75% o più di cacao all’interno può funzionare come sfiammante per la pelle grazie alle sue proprietà antiossidanti. Non dobbiamo dimenticare che un cibo carico di polifenoli e in particolare di catechine e flavonoidi.

Sfatiamo il mito del salame causa di brufoli

Altro alimento spesso messo sotto accusa per quel che concerne i brufoli sono i salumi. Partendo dal presupposto che a causa dei conservanti sarebbe meglio evitarne un abuso, questi non causano questo particolare inestetismo della pelle. Dobbiamo invece arrenderci al fatto che le donne, in concomitanza all’arrivo delle mestruazioni, possono veder comparire uno più brufoli sul viso. Questo dipende in particolare dal progesterone che sollecita in modo importante le ghiandole sebacee. È anche questa la ragione per la quale prima del ciclo la pelle tende a essere più grassa e con maggiori impurità.

Anche lo stress con l’eccessiva produzione di cortisolo e di conseguenza di sebo può stimolare la comparsa di brufoli e punti neri. Cosa possiamo fare per combattere tale fenomeno? Prima di tutto cercare di combattere quest’ultimo stato d’animo. Ma soprattutto prenderci cura della nostra pelle con i prodotti giusti. In modo tale da lasciarla sempre adeguatamente nutrita e non infiammata. Talvolta basta davvero poco per combattere contro inestetismi come i brufoli.

358 commenti su “Brufoli, sfatiamo le credenze popolari”

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