La modella Caroline Forsling contro il colosso Estée Lauder

caroline forsling intenta una battaglia legale contro il colosso Estée Lauder

Oltre il danno la beffa: mai detto fu più azzeccato, in questo specifico contesto. Eh sì, perché oltre a vedersi rubare senza autorizzazione un proprio scatto, la biondissima  supermodel svedese Caroline Forsling ha visto accostare il suo viso da giovane  trentacinquenne a un prodotto specifico per donne mature tra i 45 e i 60 anni. Sarà stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha spinto Caroline a rivolgersi ai propri legali?

La questione è semplice: Forsling, lo scorso anno, si è prestata a una serie di scatti senza trucco e senza parrucco. Le venne detto che gli shootings non sarebbero stati utilizzati e che il loro unico fine era un test di prova utile al fotografo. Trovare quegli stessi scatti, a distanza di un anno, al centro della campagna pubblicitaria per la crema anti-rughe Plantscription di Origins, dev’essere stato un vero shock per la modella

“Falsa campagna pubblicitaria e azione ingannevole”: è questa l’accusa che portano avanti gli avvocati di Caroline e che rivolgono al colosso Estée Lauder; lei stessa sottolinea che la foto in cui la si vede ritratta con il volto per metà segnato di rughe e per l’altra metà liscio e spianato (tipico before/after usato per le campagne anti-aging) è frutto di un sapiente utilizzo di Photoshop. E per questo chiede due milioni di dollari di risarcimento, sostenendo che la sua carriera è stata rovinata.

Cosa ci insegna questa storia, a parte che, a volte, risulta addirittura micidiale scherzare sull’età di una donna? Che non tutto è come appare: lo dicevamo in un articolo, in questa sede, giusto poco tempo fa.

Siamo davvero stufe di vedere reclamizzare prodotti su modelle, già di per sè perfette, sublimate dall’utilizzo di programmi di grafica. Alcune persone la chiamano, appunto, pubblicità ingannevole: è scorretto limare le rotondità ad una modella taglia 40 per convincerci che un anti-cellulite possa essere miracoloso.  Meglio: si tratta di una vera e propria truffa. Alterare carnagione, rughe, solchi di Caroline (a tradimento, per giunta), per poi farli magicamente sparire con la gomma di Photoshop è l’ennesimo tentativo di propinare alle consumatrici un prodotto pubblicizzandolo attraverso false speranze, illusioni e bassi trucchetti da grafici.