Si è trattato di un vero e proprio evento mediatico. Milioni di persone incollate allo schermo, migliaia a Londra, per assistere al matrimonio reale tra Kate Middleton e il Principe William. L’attesa per scoprire quale vestito indossasse la sposa è stata spasmodica: si mormora che Kate avesse ben quattro abiti in modo che, nel caso in cui la stampa fosse riuscita a scoprirne anche solo uno, lei avrebbe avuto la possibilità di cambiarlo affinché rimanesse segreto fino all’ultimo.
Assurdità Reali, lontane anni luce dal mondo “vero”: quello in cui, spesso, le donne approfittano delle offerte on-line per comprare l’abito nunziale. Etichetta , protocollo, rigore: la freddezza dei movimenti, dei sorrisi, le pose studiate. Tutto molto patinato, a parte la splendida e divertente coppia Beckam e l’irriverente fratellino Henry, che sfidando l’etichetta Royal si è anche lasciato andare in calorosi saluti agli invitati seduti in prima fila durante la camminata sulla navata.
Parliamo di Kate, bella e raggiante in un make up che, si dice, abbia realizzato interamente con le sue mani. Vediamolo da vicino.
Iniziamo promuovendo l’incarnato: satinato e luminoso, molto salutare e radioso Bellissime anche le sopracciglia: naturali, folte e importanti, seguivano perfettamente i volumi dell’ovale.
Kate Middleton ha un viso dalla forma quadrata, incarnato ambrato, occhi verdi piuttosto piccoli con borse (accennate ma presenti) congenite al seguito, bocca sottile e stretta, zigomi ben definiti e sopracciglia stupende, folte e ben disegnate. Truccarla non è affatto facile: l’errore di rimpicciolirle gli occhi è dietro l’angolo. Quando sorride le si illumina il volto, ma contemporaneamente le rughette attorno agli occhi diventano palesi ed evidenti, a causa della forma dell’occhio stesso e delle piccole borse. Se il make up non è studiato ad arte l’effetto è quello di invecchiarla di anni.
Cosa che, ahimè, è accaduta: quella spessa e geometrica linea di matita nera sotto gli occhi, nel suo caso, non si dovrebbe applicare se non accennata ed estremamente sfumata. Anzi: è preferibile evitarla in toto e lasciare libera la rima inferiore dell’occhio per allargare il più possibile lo sguardo. Lei ha scelto di disegnare interamente la rima inferiore, privando di ogni luminosità lo sguardo.
La matita bianca all’interno dell’occhio era troppo netta e il contrasto con la riga nera era fin troppo evidente: oggi esistono matite apposite (Shiseido ne fa di eccellenti e le propone in tre nuance) della stessa tonalità dell’incarnato che regalano lo stesso risultato senza sembrare così spiccatamente anni Ottanta e artificiali.
Passiamo a un altro aspetto che, a mio parere, Kate ha cannato: il blush era dato con troppa intensità. Anche nelle foto da lontano si notava quella macchia di colore rosa dal sottotono marrone (grosso errore!) poco elegantemente matte che le appesantiva il volto. Sarebbe stato preferibile un illuminante discreto come Lumiére di T. Leclerc sugli zigomi e un fard leggero pesca rosato luminoso, al massimo satinato ma non certo così opaco, steso dai pomelli in su con movimenti circolari per addolcire il viso.
La nuance del lipstick avrebbe dovuto essere più calda, in relazione al trucco occhi, al color ambra del viso e al blush così intenso. Probabilmente un semplice gloss color miele avrebbe conferito alla bocca un aspetto meno rigido e più armonioso col resto del make up.